La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali intende proteggere in misura maggiore lo sviluppo sessuale sereno di bambini e giovani. La Convenzione, che entra in vigore il 1° luglio 2010, è il primo strumento internazionale che riconosce come reato le diverse forme di abusi sessuali ai danni di minori. Gli Stati contraenti s’impegnano in particolare a sanzionare penalmente i maltrattamenti sessuali ai danni di bambini, la prostituzione infantile, la pedopornografia e la partecipazione forzata di minori a esibizioni di carattere pornografico.
Il Codice penale andrà adeguato
La Convenzione va oltre quanto previsto dal diritto penale svizzero attualmente in vigore, poiché, in determinati ambiti, estende la protezione penale ai giovani dai 16 ai 18 anni. Un’adesione da parte della Svizzera richiede pertanto diversi adeguamenti del Codice penale svizzero (CP). In particolare, occorre rendere punibile il ricorso, in cambio di denaro o compensi di altro tipo, a prestazioni sessuali di minorenni dai 16 ai 18 anni ed estendere anche le disposizioni penali sulla pedopornografia.
I Cantoni sostengono la firma della Convenzione
Oltre a queste fattispecie penali, la Convenzione prevede pure disposizioni in materia di prevenzione, protezione delle vittime e programmi d’intervento che sono in toto o in parte di competenza dei Cantoni. Consultati nel corso del 2009, tutti i Cantoni si sono detti favorevoli alla firma della Convenzione.
Documenti
-
Anhörungsergebnisse (PDF, 24 kB, 21.06.2010)
(Questo documento non è disponibile in italiano)
Ultima modifica 04.06.2010
Contatto
Ufficio federale di giustizia
Anita
Marfurt
Bundesrain 20
CH-3003
Berna
T
+41 58 464 93 28
F
+41 58 462 78 79
M
+41 79 503 58 41