Per far luce su reati gravi, le autorità inquirenti svizzere dispongono misure di sorveglianza del traffico postale e delle telecomunicazioni. Il Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (Servizio SCPT) attua tali misure in cooperazione con i fornitori di servizi postali e di telecomunicazione (fornitori di servizi). Secondo il diritto in vigore (art. 16 LSCPT), le installazioni necessarie per attuare la sorveglianza sono a carico dei fornitori di servizi, che in compenso ricevono un’indennità per ogni singola sorveglianza, a copertura dei costi operativi.
Analisi indipendente
Nel marzo 2012 il DFGP ha incaricato la società di consulenza KPMG di compiere un’indagine indipendente sui costi d’investimento e di gestione sostenuti dai fornitori di servizi e di sintetizzare i risultati in un rapporto. Il mandato è stato conferito su invito e la KPMG ha saputo imporsi sulle altre quattro società di consulenza invitate a concorrere.
Annunciata dal Consiglio federale nelle sue risposte all’interpellanza Müller (11.3063) e al postulato Recordon (11.4210), tale analisi dei costi servirà da base decisionale al Parlamento per l’ulteriore iter legislativo della revisione totale LSCPT. Il pertinente messaggio dovrebbe essere sottoposto al Parlamento entro la fine dell’anno corrente.
Il rapporto sull’indagine e l’analisi dei costi legati alla sorveglianza rileva tra l’altro che, per i fornitori di servizi di telecomunicazione di piccole e medie dimensioni, i costi annuali sostenuti per le misure di sorveglianza incidono, in proporzione, molto di più in termini di cifra d’affari di quanto non sia il caso per i fornitori più grandi. Ai fornitori di servizi postali, per contro, la sorveglianza cagiona costi piuttosto esigui.
Ultima modifica 11.07.2012
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