Il consigliere federale Beat Jans visita istituzioni internazionali di giustizia e polizia

Berna, 01.11.2024 - Il 31 ottobre e il 1° novembre 2024 il consigliere federale Jans ha incontrato alcuni rappresentanti di Europol, di Eurojust, della Corte internazionale di giustizia e della Corte penale internazionale all’Aia e a Rotterdam. Nel porto di Rotterdam le autorità neerlandesi lo hanno ragguagliato sulla lotta contro il crimine organizzato e il traffico di droga. In seguito gli hanno quindi illustrato la loro unità d’informazione sui passeggeri (UIP), incaricata di trattare i dati dei passeggeri aerei. La Svizzera sta approntando le basi legali per introdurre una propria UIP, presumibilmente dal 2026.

Il viaggio del consigliere Beat Jans si è svolto all'insegna della sicurezza, dell'azione penale e della giurisdizione internazionale. I Paesi dell'UE si scambiano informazioni riferite al perseguimento penale tramite Europol, che garantisce lo scambio tra gli Stati membri e una serie di Stati partner, oltre a coordinare la cooperazione internazionale in materia di polizia. Europol è quindi determinante nella lotta al crimine transfrontaliero. Anche la Svizzera lavora a stretto contatto con Europol. La cooperazione è retta da un apposito accordo, in vigore dal 2006 e ampliato nel 2018. La Svizzera ha stipulato un accordo, in vigore dal 2008, anche con Eurojust, l'agenzia UE per la cooperazione giudiziaria in materia penale. Il consigliere federale Jans ha visitato le due organizzazioni durante il suo viaggio all'Aia: la cooperazione con entrambe funziona bene e mira in primo luogo a combattere i crimini gravi a carattere internazionale e organizzato, la cibercriminalità, il terrorismo e la criminalità economica e finanziaria. Sono in corso lavori per rafforzare in particolare il ruolo di Europol, consentendogli ad esempio di segnalare cittadini di Stati terzi nel sistema d'informazione Schengen (SIS). La Svizzera sta attualmente trasponendo tali riforme nel diritto nazionale.

Durante la sua visita nel porto di Rotterdam, il consigliere federale Jans ha avuto occasione di conoscere da vicino il lavoro svolto dalla polizia portuale per impedire il traffico di droga e il contrabbando. Un'altra tematica affrontata è stata la lotta al crimine organizzato. In questo ambito la polizia neerlandese punta a sensibilizzare e far cooperare le innumerevoli aziende operanti nel porto e nel settore dei trasporti, in cui gruppi criminali tentano d'infiltrare loro uomini per comprometterne il personale, i sistemi informatici e i processi logistici. La Svizzera si trova ad affrontare sfide simili per cui anche la sua polizia è fortemente impegnata nella lotta al crimine organizzato. In questo frangente lo scambio internazionale d'informazioni è irrinunciabile.

Un altro strumento di polizia per arginare il crimine internazionale è il trattamento dei dati dei passeggeri aerei. A differenza della Svizzera, i Paesi Bassi dispongono già di una cosiddetta unità d'informazione sui passeggeri (UIP), cui vengono trasmessi tutti i dati dei passeggeri aerei per confrontarli con quelli registrati nei sistemi di ricerca e identificare eventuali rischi; in caso di riscontro, i dati sono trasmessi alle autorità competenti per ulteriori misure di polizia. Durante la sua visita il consigliere federale Jans ha avuto modo di comprendere come funziona il sistema neerlandese. Il Parlamento svizzero delibererà prossimamente sul messaggio del Consiglio federale per l'introduzione della legge sui dati dei passeggeri aerei. Il Governo elvetico intende infatti istituire un'UIP presso l'Ufficio federale di polizia (fedpol) a partire dal 2026.

Il consigliere federale Jans ha poi incontrato alcuni rappresentanti di alto rango della Corte internazionale di giustizia (CIG), il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, e della Corte penale internazionale (CPI). La CIG incoraggia la composizione pacifica delle controversie interstatali e consolida il diritto internazionale; le sue decisioni e perizie giuridiche ne fanno un tassello insostituibile dell'ordinamento giuridico internazionale. La CPI combatte l'impunità dei crimini più gravi commessi da singoli individui: ripercorrendo le dinamiche di conflitti violenti crea i presupposti per la riconciliazione e la pace duratura nella comunità internazionale. Entrambe le organizzazioni contribuiscono in modo decisivo a creare un ordine mondiale stabile e più equo. Il consigliere federale Jans ha colto l'occasione per ribadire il sostegno della Svizzera a queste due importanti istituzioni.

La visita si è chiusa con l’incontro tra alcuni cittadini svizzeri di alto rango attivi nelle organizzazioni internazionali dell’Aia e il consigliere federale Jans, che li ha ringraziati del loro impegno su scala internazionale. Il Capodipartimento ha sottolineato l’importanza della loro attività per mantenere un ordine internazionale fondato sulle regole e combattere la criminalità transfrontaliera, spiegando che ne beneficia anche la Svizzera stessa.


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Ultima modifica 06.06.2024

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