L'assenza di documenti di viaggio validi è un ostacolo per l'esecuzione dell’allontanamento nei Paesi di provenienza. Inoltre, gli attuali documenti sostitutivi, disponibili in diversi formati, sono difficilmente accettati nei Paesi di destinazione perché ritenuti inadeguati sotto il profilo della sicurezza. Il nuovo regolamento UE prevede di rafforzare gli elementi di sicurezza e le specificazioni tecniche del documento di viaggio europeo. Questo documento potrebbe quindi agevolare il ritorno dei cittadini di Paesi terzi in situazione irregolare.
Maggiore sicurezza e meno burocrazia
Il regolamento europeo prevede un formato comune per il documento di viaggio. Questo documento unico permetterà di ridurre l'aggravio amministrativo necessario per ottenere documenti sostitutivi. Gli Stati potranno quindi emettere direttamente tale documento senza dover effettuare pratiche spesso lunghe presso le autorità dei Paesi d'origine delle persone in situazione irregolare.
Accordi di riammissione
L'utilizzo del documento di viaggio europeo dovrebbe essere esplicitamente menzionato nei futuri accordi di riammissione conclusi con gli Stati terzi. Vi sarà così un riconoscimento di fatto del documento di viaggio europeo da parte degli Stati firmatari degli accordi di riammissione, condizione essenziale per agevolare l'esecuzione dell'allontanamento delle persone in situazione irregolare. Per il rilascio di questo documento sarebbe competente la SEM, nell'ambito dei suoi compiti di assistenza ai Cantoni per l'esecuzione dell'allontanamento. L'entrata in vigore del regolamento è prevista per l'8 aprile 2017.
Ultima modifica 11.01.2017
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