Il Consiglio federale intende consentire l’iscrizione nel registro dello stato civile dei bambini mai nati
Secondo il diritto vigente, nel registro dello stato civile sono iscritti soltanto i bambini nati vivi e quelli nati morti. Sono considerati nati morti i bambini che alla nascita hanno un peso di almeno 500 grammi o un’età di gestazione di almeno 22 settimane completate. Se invece un bambino alla nascita non dà segni di vita e non raggiunge i 500 grammi o un’età di gestazione di almeno 22 settimane, è considerato mai nato e oggigiorno non viene iscritto nel registro dello stato civile. Per tale motivo il postulato 14.4183 ha chiesto al Consiglio federale di esaminare le possibilità di migliorare il quadro normativo.
L’iscrizione nel registro dello stato civile può aiutare a elaborare il lutto
Nel suo rapporto, in sintonia con la prassi di altri Paesi europei, il Consiglio federale propone di consentire ai genitori di bambini mai nati di iscriverli volontariamente nel registro dello stato civile. La loro iscrizione avverrà ricorrendo alle medesime modalità che si applicano per la documentazione di bambini nati morti. Il rapporto rileva che una documentazione consente ai genitori di elaborare più facilmente il lutto e, ove le disposizioni cantonali o comunali in materia di sepolture prevedono un’inumazione, semplifica anche le pertinenti formalità.
Affinché i bambini mai nati possano essere iscritti nel registro dello stato civile, occorre adeguare l’ordinanza sullo stato civile. Sono inoltre necessari adattamenti di carattere tecnico del registro in questione. Tali adeguamenti sono già oggetto di progetti in corso.
Documentazione
- Bericht des Bundesrates (PDF, 671 kB, 05.06.2020)
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Rapport du Conseil fédéral (PDF, 706 kB, 05.06.2020)
(Questo documento non è disponibile in italiano)
Ultima modifica 03.03.2017
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