Il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare «Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi»

Berna, 16.12.2009 - In data odierna il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente l’iniziativa popolare «Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi» respingendola senza controprogetto. Ritiene infatti che l’attuale legge sulle armi garantisca una protezione sufficiente dall’uso abusivo di armi. Per quanto riguarda le armi dell’esercito, il Consiglio federale ha inoltre intrapreso i passi necessari per perfezionare le misure volte a prevenire possibili abusi delle armi d’ordinanza.

L'iniziativa presentata il 23 febbraio 2009 persegue innanzitutto lo scopo di ridurre il numero di armi custodite nelle abitazioni private. Essa propone di depositare in futuro le armi d'ordinanza in locali sicuri dell'esercito. L'iniziativa esige inoltre una prova della necessità e delle capacità per il maneggio di qualsiasi arma da fuoco. Infine, chiede alla Confederazione di sostenere le azioni di ritiro delle armi da fuoco e di creare e tenere un sistema d'informazione centralizzato sulle armi da fuoco.

Il Consiglio federale dubita tuttavia che una prova della necessità e delle capacità possa effettivamente limitare l'uso abusivo di armi. Per diversi gruppi interessati (p. es. i collezionisti) è difficile definire dei criteri oggettivi e facilmente verificabili. Inoltre il Consiglio federale ritiene ingiustificato il divieto assoluto di acquistare fucili a pompa e armi da fuoco per il tiro a raffica. Già oggi per acquistare un fucile a pompa occorre un permesso d'acquisto di armi, mentre per ottenere un'arma da fuoco per il tiro a raffica è necessaria persino un'autorizzazione eccezionale.

Apportati miglioramenti nel settore delle armi d'ordinanza
Per quanto concerne le armi d'ordinanza, il Consiglio federale ha deciso di mantenere la custodia a domicilio dell'arma d'ordinanza. Già il 27 novembre 2009 aveva tuttavia stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2010, ogni militare avrà la possibilità di depositare la propria arma gratuitamente, senza indicare i motivi, presso un centro logistico o un punto di ristabilimento della Base logistica dell'esercito (BLE). Per di più, sempre a partire dal 1° gennaio del prossimo anno e in linea con le disposizioni della legge sulle armi, i militari che al proscioglimento dall'obbligo di prestare servizio militare vogliono acquisire l'arma d'ordinanza, avranno bisogno di un permesso d'acquisto di armi.

Se ai militari non fosse più consegnata un'arma personale, in occasione di ogni servizio bisognerebbe regolare le armi in base alle esigenze del nuovo tiratore. Ne risulterebbe un onere supplementare per l'istruzione e le prove di tiro. Inoltre la custodia centralizzata delle armi d'ordinanza in locali sicuri dell'esercito complicherebbe o renderebbe persino impossibile l'esercizio del tiro fuori del servizio.

Non occorre un registro centrale delle armi
Durante gli scorsi anni il Consiglio federale e il Parlamento si sono espressi più volte contro l'introduzione di un registro centrale delle armi. Dal 12 dicembre 2008 l'ufficio delle armi del Cantone di domicilio di un'acquirente registra tutte le acquisizioni di armi, rilascia il permesso d'acquisto per le armi soggette all'obbligo di autorizzazione e le autorizzazioni eccezionali per le armi vietate. A questo ufficio vengono notificate anche tutte le armi da caccia e per il tiro sportivo soggette a dichiarazione. Pertanto presso l'ufficio delle armi del Cantone di domicilio di una determinata persona è possibile ottenere tutte le informazioni sulle armi che ha acquistato o di cui è in possesso.

La vigente legge sulle armi e i miglioramenti nel settore delle armi d'ordinanza sono sufficienti
Nel complesso il Consiglio federale ritiene improbabile che la modifica del disposto costituzionale comporti dei miglioramenti concreti. L'attuale legge sulle armi garantisce una protezione sufficiente dall'uso abusivo di armi e dalla violenza perpetrata con esse. Per quanto riguarda le armi dell'esercito, il Consiglio federale ha intrapreso i passi necessari per perfezionare le misure volte a prevenire possibili abusi.

Pertanto il Consiglio federale raccomanda a Popolo e Cantoni di respingere l'iniziativa, rinunciando contemporaneamente a presentare un controprogetto.


Indirizzo cui rivolgere domande

Eva Zwahlen, capo del Servizio stampa dell’Ufficio federale di polizia, tel. +41 31 323 13 10
Per domande relative alle armi d’ordinanza: Sebastian Hueber, sostituto capo della Comunicazione del DDPS, tel. +41 31 324 88 75



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Ultima modifica 06.02.2024

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