Iniziativa popolare "per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente"

Risultati ufficiali


  • Partecipazione: 47,04 %
  • Totale: 2 560 809
  • Sì: 1 299 129 (50,7 %)
  • No: 1 261 680 (49,3 %)
  • Cantoni Sì: 8 1/2
  • Cantoni No: 12 5/2

Risultati in dettaglio

Conferenza stampa del 29 novembre 2020


Sotto trovate le informazioni sull'iniziativa popolare "per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente" che il DFGP aveva messo in rete prima della votazione del 29 novembre 2020.

Video

Dichiarazione per la TV

Il Consigliere federale Ignazio Cassis

Video esplicativo

6 ottobre 2020

Conferenza stampa del 6 ottobre 2018

Il Consiglio federale e il Parlamento sono contrari a una soluzione unilaterale della Svizzera

L’iniziativa popolare "per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente" chiede regole più vincolanti per le imprese svizzere in merito al rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali all’estero. Prevede in particolare che le imprese svizzere siano chiamate a rispondere non soltanto del proprio comportamento scorretto bensì anche di quello delle imprese da loro controllate. Si tratta soprattutto delle loro filiali all’estero e dei fornitori esteri da loro economicamente dipendenti, che oggi sono chiamati a rispondere autonomamente e di norma secondo il diritto del luogo in cui è stato causato il danno. Con questa soluzione non coordinata a livello internazionale, l’iniziativa mette a repentaglio la prosperità economica e i posti di lavoro in Svizzera e all’estero. Per questo motivo, il Consiglio federale e il Parlamento respingono l’iniziativa.

Dannosa per l’economia

Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono troppo severe soprattutto le nuove regole sulla responsabilità. Nessun Paese applica alle proprie imprese regole sulla responsabilità così estese come quelle previste dall’iniziativa. Con questo modo di procedere isoltato, l’iniziativa indebolisce la piazza economica svizzera. Inoltre, le imprese possono eludere le nuove regole trasferendosi all’estero. L’iniziativa intende prendere di mira singoli gruppi imprenditoriali, ma impone nuovi obblighi anche alle imprese che oggi si comportano già in modo responsabile, esponendole al rischio di querele. Se in seguito a questi obblighi le imprese svizzere riducessero le loro attività nei Paesi emergenti e in via di sviluppo, a questi ultimi verrebbero a mancare importanti risorse sotto forma di investimenti e know-how.

Coordinamento a livello internazionale invece di una soluzione unilaterale

Il Consiglio federale e il Parlamento esigono che le imprese svizzere rispettino i diritti umani e gli standard ambientali anche all’estero. Intendono però garantirlo procedendo in modo coordinato su scala internazionale. Una soluzione unilaterale della Svizzera sarebbe dannosa e controproducente. Per questo motivo il Parlamento ha adottato un controprogetto indiretto. Anche il controprogetto prevede nuovi obblighi di rendiconto e di verifica della dovuta diligenza. Tali obblighi sono tuttavia coordinati a livello internazionale. Il Consiglio federale sostiene il controprogetto, che entrerà in vigore se l’iniziativa sarà respinta e se contro di esso non riuscirà il referendum.

Vantaggi del controprogetto indiretto

Controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente"

La grande maggioranza delle imprese svizzere si comporta in modo responsabile anche all’estero e fornisce un contributo importante al progresso economico, pure dei Paesi in via di sviluppo. Ciononostante anche il controprogetto intende migliorare ulteriormente la protezione delle persone e dell’ambiente, rinunciando tuttavia agli elementi dannosi dell’iniziativa ed evitando una soluzione isolata della Svizzera. Il controprogetto si fonda sulle regole in materia di responsabilità già in vigore, secondo cui ogni impresa risponde dei danni causati, in linea di massima secondo il diritto del luogo in cui si sono verificati, nonché su nuovi obblighi di trasparenza e di verifica della dovuta diligenza. Per le imprese che non rispettano tali obblighi, il controprogetto prevede una multa.

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Ultima modifica 29.11.2020

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