Divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale

Votazione popolare del 9 febbraio 2020

Il divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale è stato accettato alle urne il 9 febbraio 2020 con il 63,1 % di voti favorevoli.
 

Risultati ufficiali provvisori


  • Partecipazione: 41,69 %
  • Totale: 2 241 395
  • Sì: 1 414 160 (63,1 %)
  • No: 827 235 (36,9 %)

Risultati in dettaglio

Conferenza stampa del 9.2.2020


Sotto trovate le informazioni sul divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale che il DFGP aveva messo in rete prima della votazione del 9 febbraio 2020.

Video esplicativo

Dichiarazione per la TV

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga

Conferenza stampa del 17 dicembre 2019

Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono che nessuno debba essere discriminato a causa della sua omo-, etero- o bisessualità. L’estensione della norma penale antirazzismo rafforza la protezione contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale. La libertà di espressione non ne risulta violata.

Divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale: di cosa si tratta?

La Costituzione federale sancisce che nessuno può essere discriminato, in particolare a causa del suo modo di vita. Ciononostante, accade spesso che persone siano aggredite verbalmente o fisicamente perché sono omo- o bisessuali. Inoltre, al giorno d’oggi le incitazioni all’odio raggiungono velocemente decine di migliaia di persone grazie a Internet e alle reti sociali. Pertanto, il Parlamento ritiene che attualmente la protezione delle persone contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale sia insufficiente.

Maggiore protezione contro la discriminazione

L’estensione della norma penale consentirà di proteggere anche le persone discriminate a causa della loro omo-, etero- o bisessualità. Sono vietati dichiarazioni o atti pubblici che ledono la dignità umana di una persona o di un gruppo di persone e che creano in tal modo un clima di odio e mettono in pericolo la convivenza pacifica nella società. È punibile anche chi rifiuta a qualcuno un servizio destinato al pubblico a causa del suo orientamento sessuale. 

La libertà di espressione è garantita

La manifestazione di opinioni obiettive rimane possibile, anche quando sono formulate in modo provocatorio o esagerato. Inoltre, la norma penale non si applica a dichiarazioni o atti nell’ambito della cerchia familiare o degli amici. La libertà di espressione non sarà pregiudicata, in quanto sarà vietato unicamente discreditare pubblicamente persone o gruppi a causa del loro orientamento sessuale. Non bisogna abusare della libertà di espressione per fomentare l’odio e diffondere incitamenti discriminatori.

Fondamentale per la società

La nostra democrazia si fonda sul rispetto reciproco tra le persone. La discriminazione mette in pericolo la convivenza pacifica e non è accettabile in una società liberale e tollerante. Proprio per questo la votazione su questo progetto rappresenta un segnale importante per i diritti fondamentali in Svizzera.

Referendum contro il divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale

L’Unione Democratica Federale UDF, i Giovani UDC e altri gruppi hanno chiesto il referendum contro il divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

Il 9 maggio 2019 la Cancelleria federale ha comunicato che il referendum è riuscito (comunicato stampa). Il 9 ottobre 2019 il Consiglio federale ha fissato per il 9 febbraio 2020 la votazione popolare sulla modifica del Codice penale e del Codice penale militare (comunicato stampa).

Foglio federale n. 19 del 14 maggio 2019 (FF 2019 2802)

Raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento

Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di accettare il divieto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono che nessuno debba essere discriminato a causa della sua omo-, etero- o bisessualità. È uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione federale. L’estensione del diritto penale rafforza la protezione contro la discriminazione. La libertà di espressione non ne risulta violata.

Info complementari

Ultima modifica 09.02.2020

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