"Iniziativa espulsione" e controprogetto

Berna, 28.11.2010 - La consigliera federale Simonetta Sommaruga si esprime in merito all’esito della votazione. Vale il testo parlato.

Care concittadine, cari concittadini,

oggi Popolo e Cantoni hanno accettato l'iniziativa «per l'espulsione degli stranieri che commettono reati». In futuro gli stranieri che commettono uno dei reati indicati nell'iniziativa perderanno automaticamente il loro diritto di soggiorno.

Con il proprio voto la maggioranza dei votanti ha espresso di ritenere la criminalità degli stranieri un problema grave. Intendo rispettare la volontà del Popolo e metterò in atto l'incarico che mi è stato oggi affidato.

Già nel corso della campagna di votazione il Consiglio federale ha fatto notare che l'accettazione dell'iniziativa solleva quesiti in merito alla sua applicazione. Spetta ora al Parlamento stilare un elenco dei reati che definisca con precisione le fattispecie passibili di espulsione. Si tratta inoltre di mitigare il conflitto con la Costituzione e il diritto internazionale o, se possibile, di risolverlo. Mi impegnerò personalmente affinché possa essere realizzata un'attuazione conforme alla Costituzione e al diritto internazionale.

Ancora prima di Natale istituirò un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del comitato d'iniziativa e delle autorità federali e cantonali competenti. Il gruppo di lavoro dovrà occuparsi delle questioni irrisolte e formulare una proposta di attuazione che io possa sottoporre al Consiglio federale. Tuttavia, come detto, spetterà infine al Parlamento decidere come trasporre l'iniziativa nella legge.

Coinvolgerò quindi strettamente gli autori dell'iniziativa nei lavori d'attuazione. D'altro canto mi aspetto che essi mantengano la parola data e le numerose promesse fatte prima della votazione, ossia di attuare l'iniziativa in modo oculato e di evitare che ad esempio i casi di lieve entità comportino delle espulsioni. Confido inoltre nel fatto che gli autori dell'iniziativa siano disposti a trovare una soluzione che rispetti la nostra Costituzione, la nostra tradizione giuridica e i trattati conclusi con altri Stati.

Il risultato odierno riflette l'insicurezza e le paure della popolazione, che io prendo molto sul serio. In veste di capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, è mio dovere provvedere, insieme ai Cantoni, affinché nel nostro Paese la popolazione possa sentirsi sicura.

Per raggiungere questo obiettivo, oltre a quelle repressive, sono necessarie anche altre misure, quali una politica d'integrazione credibile. Le pertinenti basi sono già fissate nella legge sugli stranieri.

Signore e Signori, care concittadine, cari concittadini, mi preme ricordare che la grande maggioranza degli stranieri che vivono da noi è ben integrata. Gli stranieri forniscono un contributo fondamentale alla vita economica, sociale e culturale del nostro Paese. Vorrei che non ce ne dimenticassimo, anche a fronte del dibattito molto acceso degli ultimi mesi.

Grazie dell'attenzione.


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Ultima modifica 19.01.2023

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