Dichiarazione per la TV

Votazione popolare del 17 giugno 2012

Dichiarazione per la TV del consigliere federale Johann Schneider-Ammann

Care concittadine, cari concittadini,

Il 17 giugno siamo chiamati a votare sull’iniziativa popolare "Accordi internazionali: decida il popolo!". L’iniziativa chiede di estendere in misura notevole il referendum obbligatorio in materia di accordi internazionali.

La Svizzera conclude ogni anno circa 500 accordi internazionali. Con l’estensione proposta dall’iniziativa, il numero di votazioni federali aumenterebbe probabilmente di circa il 30 per cento all’anno.

Già oggi il Popolo svizzero dispone di diritti di partecipazione unici al mondo nell’ambito della politica estera.

Una votazione federale sarebbe ad esempio obbligatoria in caso di adesione a un’organizzazione per la sicurezza collettiva quale la NATO o a una comunità sovranazionale quale l’UE.

Possiamo esprimerci alle urne anche se si tratta di aderire a un altro tipo di organizzazione internazionale o di concludere un trattato che si ripercuote direttamente sui diritti e gli obblighi dei cittadini del nostro Paese. In questi casi siamo chiamati alle urne se lo chiedono 50 000 aventi diritto di voto o otto Cantoni.

Dal 2003, infatti, il Popolo può esprimersi alle urne su tutti gli accordi internazionali importanti per la Svizzera.

Il Consiglio federale e il parlamento ritengono che non vis sia alcun motivo per introdurre regole democratiche diverse da quelle previste per il diritto nazionale.

Se l’iniziativa fosse accolta, dovrebbero essere sottoposti a votazione popolare anche trattati internazionali che riscuotono un ampio consenso: ne conseguirebbero procedure inutili e costose. Il Popolo non dovrebbe essere chiamato a votare sul maggior numero possibile di trattati, bensì su quelli importanti.

L’approvazione dell’iniziativa avrebbe effetti indesiderati anche per la piazza economica e finanziaria della Svizzera. La nostra economia consegue la metà dei suoi profitti all’estero e ha pertanto bisogno di relazioni internazionali stabili e affidabili. Una fitta rete di trattati internazionali garantisce buone condizioni quadro per l’economia e i posti di lavoro in Svizzera.

L’accettazione dell’iniziativa potrebbe complicare inutilmente la cooperazione internazionale e limitare di conseguenza la nostra capacità d’azione in politica estera.

Per le ragioni esposte, il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa posta in votazioni il 17 giugno.

Ultima modifica 17.06.2012

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