Iniziativa popolare "Elezione del Consiglio federale da parte del Popolo"

Votazione popolare del 9 giugno 2013

L’iniziativa popolare "Elezione del Consiglio federale da parte del Popolo", depositata il 7 luglio 2011, chiede che il Consiglio federale non venga più eletto dal Parlamento, bensì dal Popolo. Esige inoltre che sia il Governo e non il Parlamento a eleggere il presidente della Confederazione. Prevede infine di riservare due seggi in Consiglio federale a rappresentanti della Svizzera francofona e italofona.

Il Consiglio federale non respinge l’iniziativa perché gli elettori non sarebbero in grado di eleggere buoni consiglieri federali, ma perché è convinto che la costante ricerca della popolarità che un’elezione popolare imporrebbe ai consiglieri federali metterebbe a repentaglio la collaborazione in seno al collegio governativo. Una campagna elettorale su scala nazionale costerebbe tempo ed energie, che verrebbero a mancare ai membri del Governo nell’esercizio della loro carica, a scapito della politica reale e del lavoro di conduzione politica. Non va nemmeno sottovalutato l’onere finanziario per una campagna elettorale su scala nazionale: potrebbe candidarsi al Consiglio federale soltanto chi può contare su un gruppo d’interesse facoltoso o un partito in grado di finanziare una campagna di questo tipo.

È problematico anche il sistema delle quote. Tale formula – applicabile alle regioni di lingua francese e italiana congiuntamente – finirebbe per discriminare i candidati italofoni rispetto a quelli francofoni, in quanto la Svizzera romanda conta quattro volte più elettori di quella italiana, e trascura peraltro del tutto le regioni retoromance.

Consiglio federale e Parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa.

Risultati ufficiali


  • Partecipazione: 39,52%
  • Totale: 2'030'371
  • Sì: 480'291 (23,66%)
  • No: 1'550'080 (76,34%)

Conferenza stampa del 26 marzo 2013

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Ultima modifica 09.06.2013

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