Accolta con favore la revisione parziale dei diritti reali immobiliari e del diritto del registro fondiario - Il DFGP è stato incaricato di redigere il relativo messaggio
Berna, 10.06.2005 - La revisione parziale dei diritti reali immobiliari e del diritto del registro fondiario ha destato reazioni perlopiù positive. In particolare, è stata accolta con favore l'introduzione della cartella ipotecaria senza titolo. Venerdì il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione e ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di redigere il relativo messaggio.
La maggioranza dei Cantoni, dei partiti e delle organizzazioni interessate ritiene che l'ampia revisione parziale (che conta un centinaio di articoli) tenga debitamente conto delle esigenze della prassi, accrescendo in tal modo la certezza del diritto.
Cartella ipotecaria senza titolo
La principale innovazione, vale a dire l'introduzione di una cartella ipotecaria senza titolo quale alternativa alla cartella ipotecaria documentale, è in linea di principio accolta con favore e da taluni addirittura invocata a gran voce. La cartella ipotecaria senza titolo, costituita mediante iscrizione nel registro fondiario, consente di eliminare le spese derivanti dalla conservazione dei titoli e dalle operazioni di trasferimento degli stessi tra banche, notai e uffici del registro fondiario. Vengono così meno anche il rischio di perdere la cartella e la lunga e dispendiosa procedura di annullamento che ne consegue. I partecipanti alla consultazione hanno nondimeno criticato taluni aspetti di dettaglio concernenti la sicurezza dei dati e le conseguenze in materia di spese.
Un moderno sistema d'informazione fondiaria
Ha raccolto ampi consensi anche l'obiettivo di rendere il registro fondiario un sistema d'informazione fondiaria al passo coi tempi. Viene riconosciuta in particolare la necessità di sgravare il registro fondiario dalle iscrizioni divenute irrilevanti.
Accantonate due proposte di revisione
Il Consiglio federale ha deciso di estromettere dalla revisione parziale le complesse disposizioni concernenti il diritto di pegno legale sui crediti, il cui obiettivo era quello di meglio proteggere i proprietari di un fondo che compiono lavori di costruzione dal rischio di pagare due volte quanto pattuito. Si è deciso di rinunciare anche all'introduzione del cosiddetto diritto di volume, il quale avrebbe consentito al suo titolare di godere e sistemare internamente determinate parti di un edificio senza divenire nel contempo comproprietario del fondo e dell'edificio. I partecipanti alla consultazione hanno infatti espresso forti dubbi circa il fatto che tale nuovo istituto giuridico possa realmente agevolare l'accesso alla proprietà abitativa da parte di una più ampia cerchia di persone.
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Ultima modifica 26.06.2024