Dichiarazione per la TV

Votazione popolare del 9 giugno 2013

 

Cari elettori,

il 9 giugno 2013 siamo chiamati a votare sulle modifiche urgenti della legge sull’asilo. Le modifiche costituiscono una tappa importante dell’ampio processo di ristrutturazione del settore dell’asilo. Le decisioni sulle domande d’asilo doverono essere emanate più rapidamente al termine di una procedura equa. La velocizzazione è nell’interesse di tutti. Evita ai richiedenti l’asilo di vivere troppo a lungo nell’incertezza, di poter rimanere in Svizzera o di dover lasciare nuovamente il paese. Sgrava i centri di alloggio e, a lungo termine, riduce i costi per lo Stato.

Diverse misure dichiarate urgenti dal Parlamento mirano ad accelerare la procedura d’asilo. Ad esempio potranno essere collaudati i nuovi processi previsti per la collaborazione tra i vari attori coinvolti nella procedura d’asilo.
Grazie alle misure urgenti, è più semplice aprire nuovi centri d’alloggio della Confederazione. Oggi, a causa della mancanza di posti nei centri federali, i richiedenti l’asilo devono essere distribuiti prematuramente sui Cantoni, il che rallenta le procedure.

La revisione della legge sull’asilo prevede anche modifiche nel trattamento dei richiedenti l’asilo. Nelle sue strutture d’alloggio la Confederazione può ampliare i programmi d’occupazione. Un’altra misura riguarda i pochi richiedenti l’asilo che mettono a rischio la sicurezza e l’ordine pubblici o che perturbano gravemente il buon funzionamento delle strutture d’alloggio. In futuro questi richiedenti l’asilo potranno essere collocati in centri specifici.

Inoltre, con la revisione di legge non sarà più possibile presentare una domanda d’asilo in una rappresentanza all’estero. La Svizzera era l’unico Paese europeo che prevedeva ancora questa possibilità. Le persone la cui vita o integrità fisica è direttamente minacciata troveranno comunque anche in futuro protezione in Svizzera grazie a un visto umanitario. Il ricongiungimento dei familiari prossimi al rifugiato sarà possibile anche dopo la revisione.

Infine, la revisione precisa che il rifiuto di prestare servizio militare e la diserzione non costituiscono di per sé motivi validi per il riconoscimento dello statuto di rifugiato.

Le persone che rifiutano di prestare servizio o i disertori continueranno comunque a ottenere asilo, se la pena prevista nel loro Paese d’origine è sproporzionata. Pertanto anche in futuro la Svizzera rispetterà pienamente la Convenzione sui rifugiati.

Cari elettori, con queste modifiche la Svizzera continuerà ad adempiere la sua missione più importante nel settore dell’asilo. Infatti, le vittime di persecuzione troveranno pure in futuro un rifugio sicuro nel nostro Paese.

Per i motivi appena illustrati, il Consiglio federale e il Parlamento vi raccomandano di approvare, il 9 giungo prossimo, le modifiche urgenti della legge sull’asilo.

Ultima modifica 17.05.2013

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