Votazione popolare del 18 maggio 2014
Il 18 maggio 2014 la maggioranza del Popolo e dei Cantoni ha accolto l’iniziativa popolare "Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli".
Risultati ufficiali
- Partecipazione: 56,18%
- Totale: 2'864'526
- Sì: 1'819'822 (63,5%)
- No: 1'044'704 (36,5%)
Il 18 maggio 2014 il popolo svizzero voterà sull’iniziativa „Affinché i pedofili non lavorino più con i fanciulli“. Il Consiglio federale respinge l’iniziativa in quanto ormai superata. Ancora prima che fosse presentata, l’Esecutivo aveva infatti avviato pertinenti modifiche di legge, che entreranno presto in vigore, per proteggere i minorenni dalle violenze.
Anche il Consiglio federale vuole tutelare i soggetti particolarmente vulnerabili come i bambini e le persone indifese dagli abusi e lo farà attraverso le nuove disposizioni di legge che permetteranno al giudice di vietare a un criminale l’esercizio di attività, professionali e non, a contatto con minorenni. L’interdizione potrà essere comminata a vita se risulta essere l’unico modo per proteggere la società. In caso contrario, avrà una durata più breve, per i reati sessuali di una certa gravità comunque durerà non meno di dieci anni.
L’iniziativa prevede invece un’interdizione a vita dell’esercizio di un’attività senza eccezioni e a prescindere dalle circostanze. Questo automatismo contraddice principi fondamentali su cui poggia la nostra società. Gli interventi dello Stato devono essere proporzionati: se l’autorità pubblica limita la libertà del singolo, lo deve fare nella misura in cui serve a raggiungere uno scopo. L’automatismo dell’iniziativa non consente interventi proporzionati di questo tipo.
Inoltre l’iniziativa non offre alcuna protezione laddove si registra il più alto numero di vittime, ossia nell’ambiente familiare e privato, in quanto non prevede alcuna misura a questi livelli. La revisione di legge, elaborata dal Consiglio federale e dal Parlamento, offre invece la possibilità di tenere lontani i criminali dai minorenni in quanto prevede un divieto di avere contatti e di accedere ad aree determinate.
Modificazioni di diritto del Consiglio federale
Spiegazioni
Messaggio e decreto federale
Cronologia, deliberazioni parlamentari, raccomandazioni di voto
Conferenza stampa del 24 marzo 2014
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Dossier
Comunicati
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Discorsi
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Interviste
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"L’iniziativa di Marche Blanche non proteggerà meglio i bambini"Tribune de Genève: "Si delinea una vittoria per l’iniziativa “affinché i pedofili non lavorino più con i fanciulli”, sulla quale il popolo svizzero è chiamato a votare il 18 maggio. Certo, i voti favorevoli sono diminuiti nel corso delle ultime settimane e ormai si situano attorno al 57 per cento, come rivela un sondaggio pubblicato ieri dal SonntagsBlick. Il Parlamento è diviso e non formula raccomandazioni, ma il Consiglio federale si oppone all’iniziativa. Il ministro di giustizia Sommaruga spiega il perché."
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"Il Popolo dev’essere vigile"Ostschweiz am Sonntag. "La consigliera federale Simonetta Sommaruga critica il fatto che l’iniziativa contro i pedofili viola i principi dello Stato di diritto. L’iniziativa, sulla quale voteremo il 18 maggio, chiede un divieto professionale per gli autori di reati pedocriminali."
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Arena: "votazione sull’iniziativa contro i pedofili"SRF1, Arena: "L’iniziativa in votazione il 18 maggio intende vietare per sempre ai pedofili di lavorare con bambini. Se l’iniziativa è accolta, i bambini sono davvero tutelati meglio contro gli abusi sessuali oppure un divieto professionale a vita è problematico?"
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Votazione – una seconda opportunità per pedofili?RTS un, Infrarouge: "Ai pedofili condannati va vietato a vita di lavorare con bambini. È quanto chiede Marche Blanche nella sua iniziativa popolare sulla quale il Popolo è chiamato a votare il 18 maggio. I promotori dell’iniziativa ritengono che i pedofili siano incurabili e che quindi debbano essere tenuti lontani dai bambini. Coloro che sono contrari all’iniziativa la reputano esagerata. Sono del parere che violi il principio della proporzionalità poiché non distingue tra pedocriminali pericolosi e rei che non rischiano di essere recidivi."
Ultima modifica 18.05.2014