Dopo la presentazione della loro domanda, i richiedenti l’asilo sono attribuiti a un centro federale d’asilo con funzione procedurale. In primo luogo è chiarita l’identità del richiedente e la competenza della Svizzera per lo svolgimento della procedura d’asilo. Entro tre settimane, nella cosiddetta fase preparatoria sono registrate le generalità del richiedente, le sue impronte digitali sono rilevate e confrontate con la banca dati europea Eurodac, è svolto un interrogatorio sul suo itinerario di viaggio, è accertato il suo stato di salute e, all’occorrenza, è determinata l’età e sono effettuate analisi del DNA.
Eurodac
Eurodac è la banca dati centrale dell’Unione europea delle impronte digitali nel settore dell’asilo. In funzione dal 15 gennaio 2003, è stata predisposta per registrare i richiedenti l’asilo e applicare così in maniera efficace il regolamento Dublino.
Sono registrati in Eurodac i richiedenti l'asilo di almeno 14 anni d'età che non possiedono la cittadinanza di uno Stato Dublino. Sono registrate anche le persone fermate e non rinviate in occasione dell'attraversamento illegale della frontiera dello spazio Schengen. Eurodac consente altresì di controllare le persone che soggiornano illegalmente in uno Stato Dublino.
Maggiori informazioni sul regolamento Dublino
Protezione giuridica
Tutti i richiedenti l’asilo ottengono all’inizio della procedura d’asilo una consulenza gratuita in cui sono informati dei loro diritti e doveri. È inoltre messo a loro disposizione, gratuitamente, un rappresentante legale, che illustra loro le probabilità di successo nella procedura d’asilo. Li accompagna in tutte le fasi rilevanti della procedura, partecipa alle audizioni e agli interrogatori, prende posizione in merito alla bozza di decisione d’asilo negativa e redige un eventuale ricorso.
Consulenza per il ritorno e aiuto al ritorno
I richiedenti l’asilo che hanno poche probabilità di restare in Svizzera sono informati tempestivamente e attivamente della possibilità di un ritorno volontario. Nel caso di un ritorno, la consulenza per il ritorno aiuta a organizzare la partenza e può accordare un sostegno finanziario per il reinserimento nel Paese d’origine. L’aiuto al ritorno è concepito secondo un sistema degressivo: più il richiedente aspetta a scegliere il ritorno volontario, minori sono le prestazioni di ritorno, considerando lo standard procedurale e la durata del soggiorno.
Ultima modifica 01.03.2019