Dei complessivi 200 milioni di franchi svizzeri del credito quadro per la migrazione, 25 milioni sono destinati a progetti che provvedono a necessità particolarmente urgenti in ambito migratorio. Il Rapid Response Fund (RRF), che scadrà nel 2029, sosterrà uno o più Stati membri dell’UE in caso di emergenze dovute principalmente a repentini e ingenti movimenti migratori.
L’RRF persegue l’obiettivo globale di potenziare le strutture di gestione della migrazione negli Stati membri dell’UE; è teso a rafforzare la capacità degli attori non statali di intervenire rapidamente con azioni mirate in caso di necessità impellenti.
L’RRF è uno strumento ad hoc gestito direttamente dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), la quale è responsabile della selezione dei progetti che possono essere presentati da vari stakeholder esperti nel campo della migrazione, come per esempio organizzazioni internazionali e ONG negli Stati membri dell’UE. Il Fondo sosterrà progetti che si occupano di questioni migratorie e di sfide legate ai movimenti migratori internazionali nei settori dell’asilo, delle infrastrutture, del ritorno volontario e della reintegrazione nonché della prevenzione della migrazione secondaria.
Il primo appello dell’RRF è stato realizzato nel 2023 e i progetti sono ancora in corso.
Ora la SEM lancia il secondo appello dell’RRF per gli anni 2024-2025. Come nel 2023, saranno sostenuti due tipi di progetti: progetti mirati e progetti di emergenza.
I primi rispondono a obiettivi a breve termine, mentre i secondi fanno fronte a necessità impellenti.
L’attuazione dei progetti mirati è prevista sul breve e medio periodo. Complessivamente tali progetti possono durare fino a due anni, e i partner di progetto finanziano almeno il 15 per cento. Per questo tipo di progetti la priorità è data ai Paesi situati in aeree geografiche predefinite. Per gli anni 2024-2025 la priorità sarà accordata ai progetti realizzati in Paesi dell’UE limitrofi o vicini all’Ucraina nonché in Spagna e a Malta. Il budget previsto dovrebbe situarsi approssimativamente tra 250 000 e 1 milione di franchi svizzeri.
I progetti di emergenza sono realizzabili in qualsiasi Stato membro dell’UE, sono pensati per far fronte a necessità impellenti e possono essere attuati quasi immediatamente. Durano al massimo un anno e non richiedono alcun tipo di cofinanziamento.
I progetti mirati possono essere presentati unicamente dal 18 marzo 2024 al 21 aprile 2024. I progetti di emergenza possono essere presentati anche dopo il 21 aprile 2024, sempreché non siano stati assegnati tutti i fondi per il 2024. Il promotore del progetto è invitato a presentare una nota concettuale alla SEM utilizzando i moduli di richiesta di sostegno e per il budget forniti.
Siccome una parte importante del budget dell’RRF è già stata stanziata negli anni precedenti, le possibilità di finanziamento per il 2024 saranno limitate e saranno selezionati pochi progetti.
Documenti
(I seguenti documenti non sono disponibili in italiano)
Progetti
Progetti sostenuti dal Rapid Response Fund
(I seguenti documenti non sono disponibili in italiano)
Ultima modifica 09.03.2025